Assumere un lavoratore domestico: come fare e contratto

 

Un lavoratore domestico è colui che presta il suo servizio al funzionamento della vita familiare e può svolgerlo come badante, colf, cuoco/a, bambinaio/a oppure come autista. Come per qualsiasi altro lavoratore privato, pubblico o statale, anche il lavoratore domestico dev’essere assunto attraverso un contratto di lavoro. Il contratto di lavoro dev’essere fatto dalla famiglia che lo prende in carico, che lo assume appunto, famiglia che diventerà a tutti gli effetti il datore di lavoro di questo nuovo lavoratore. L’assunzione del lavoratore domestico necessita di una procedura a cui il futuro datore di lavoro deve attenersi per non incorrere in pesanti sanzioni. Andiamo a vedere insieme quali sono gli obblighi della famiglia, cosa bisogna fare prima dell’assunzione, come funziona la stipula del contratto del lavoratore domestico e come funziona il versamento dei contributi.

 

 

Cosa fare prima dell’assunzione

 

Prima di assumere un lavoratore domestico, sia il datore di lavoro sia il dipendente stesso, hanno diversi obblighi a cui adempiere a seconda della provenienza del lavoratore domestico, della sua cittadinanza e della sua età anagrafica. Dovranno entrambi reperire la documentazione necessaria per instaurare il nuovo rapporto di lavoro.

 

La stipula del contratto di lavoro

 

Assumere un lavoratore domestico: come fare e contrattoDopo aver reperito tutti i documenti necessari per l’assunzione del lavoratore domestico, si concordano le condizioni per stipulare in forma scritta il contratto di lavoro. La comunicazione di assunzione di un lavoratore domestico deve essere effettuata dal datore di lavoro che dovrà presentarla all’Inps entro le ore 24 del giorno precedente (anche se festivo) a quello di instaurazione del rapporto di lavoro. La comunicazione all’Inps è obbligatoria per Legge e va effettuata sempre per tutti i lavoratori domestici, anche se il lavoro è saltuario o discontinuo, se il lavoratore domestico in questione è già assicurato presso un altro datore di lavoro o per un’altra attività o se è titolare di Pensione.

In caso di variazioni del rapporto di lavoro o di cessazioni, l’Inps ha messo a disposizione del datore di lavoro una procedura online da seguire. Tutte le variazioni possono essere comunicate telematicamente all’Istituto attraverso i servizi online messi a disposizione dall’Istituto stesso nel proprio sito web: sarà indispensabile accedere ai vari servizi Inps con il PIN dispositivo rilasciato dall’Inps stesso oppure tramite Call Center, chiamando da rete fissa il Numero Verde gratuito 803.164 o da rete mobile il numero a pagamento 06.164.164.

Il rapporto di lavoro può cessare per volontà del lavoratore domestico, che dovrà presentare le dimissioni o per volontà del datore di lavoro, che dovrà licenziare il dipendente. In entrambi i casi, è necessario comunicare le proprie intenzioni alla controparte con preavviso.

 

Il versamento dei contributi

 

Una volta assunto il lavoratore domestico, l’Inps apre una posizione assicurativa a nome del dipendente e invia al datore di lavoro i bollettini MAV per il versamento dei contributi dovuti, calcolati in base alla paga oraria effettiva. Il datore di lavoro ha la possibilità di pagarli online e di ricevere anche le notifiche delle relative scadenze. Se il datore di lavoro versa regolarmente i contributi, potrà usufruire anche di agevolazioni fiscali, mentre il lavoratore domestico potrà accedere ad una serie di prestazioni assicurative e pensionistiche.