I BENEFICI PREVIDENZIALI PER I LAVORATORI ESPOSTI ALL’AMIANTO

 

Per tutti i lavoratori che sono stati esposti all’amianto per un periodo maggiore di dieci anni o che hanno hanno contratto una malattia professionale a causa dell’amianto, l’ordinamento riconosce alcuni benefici previdenziali.

 

Questi particolari benefici previdenziali consistono nel poter andare prima in Pensione e con un importo maggiorato ma possono richiederli soltanto i lavoratori dipendenti. Non possono quindi usufruire di questi benefici i lavoratori autonomi anche se hanno prestato la loro attività lavorativa con esposizione all’amianto.

 

Per determinare l’entità del beneficio spettante, viene preso in considerazione il periodo di lavoro a contatto con l’amianto e il momento un cui viene richiesta la Pensione anticipata.

 

Benefici Previdenziali AmiantoAi fini del diritto e del calcolo della Pensione:

 

-è prevista una maggiorazione dell’1,5% per i periodi in cui risulti l’esposizione all’amianto per tutti i lavoratori che hanno contratto una malattia professionale documentata dall’Inail a causa proprio dell’esposizione all’amianto. Solo per questi lavoratori ammalati a causa dell’amianto non è richiesta una durata minima di esposizione;

 

-è prevista una maggiorazione dell’1,5% per i periodi di prestazione lavorativa svolta nelle miniere o nelle cave di amianto;

 

-è prevista una maggiorazione dell’1,5% per tutti i periodi in cui risulti l’esposizione all’amianto quantificata pari a 100 fibre per litro per oltre dieci anni ed è spettante solo ai lavoratori assicurati presso l’Inail. La domanda per avere questo riconoscimento doveva essere presentata entro il 15 Giugno 2005.

 

Solo ai fini del calcolo della Pensione è prevista una maggiorazione dell’1,25% per i periodi in cui l’esposizione all’amianto è pari a 100 fibre per litro per almeno dieci anni. La domanda per avere questo riconoscimento doveva essere presentata tra Ottobre 2003 e Giugno 2005. Questo riconoscimento si applica ai lavoratori con periodi di esposizione all’amianto in attività non soggette in precedenza all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali.

 

I benefici previdenziali dedicati a coloro che sono stati esposti all’amianto, non possono essere cumulati con altri benefici sempre di natura previdenziale, come per esempio la Pensione anticipata o l’aumento dell’anzianità contributiva previste per i lavoratori usuranti. Potranno scegliere tra l’uno o gli altri benefici. Sono invece cumulabili i benefici previdenziali collegati ad uno particolare status del lavoratore, come ad esempio l’invalidità o inabilità al lavoro, status derivanti da particolarità infermità oggetto di tutela previdenziale.

 

Per tutti gli ex lavoratori occupati nelle imprese che hanno svolto attività di scoibentazione e bonifica che hanno cessato il loro rapporto di lavoro a causa della chiusura dell’impresa dove lavoravano, e che risultano ammalati con patologia accertata e riconosciuta possono beneficiare di una maggiorazione dell’anzianità assicurativa e contributiva non superiore ai 5 anni ai fini del perfezionamento dei requisiti per la pensione di anzianità a condizione che la decorrenza del trattamento pensionistico avvenga tra il 2015 e il 2018. Beneficio rafforzato ulteriormente anche dalla presenza di un sussidio di accompagnamento alla pensione fino al 2018.

 

Inoltre i benefici previdenziali sono previsti anche per i lavoratori impiegati nel settore della produzione di materiale rotabile ferroviario che hanno prestato la loro attività senza essere dotati degli equipaggiamenti di protezione adeguati all’esposizione di amianto. La domanda per richiedere il beneficio doveva essere presentata entro Marzo 2016.