Devi comprare casa? Ecco come funzionano e quali sono i tassi dei mutui

 

Il tasso di interesse è una delle principali caratteristiche di un mutuo e di ogni finanziamento in genere. Si tratta dell’interesse che la Banca o l’Istituto di Credito a cui ci siamo rivolti, applica sul Prestito e rappresenta una spesa che dovrai sostenere nel corso degli anni, in modo da poter restituire i soldi ricevuti.

 

Tasso fisso e tasso variabile: differenze e caratteristiche

 

Devi comprare casa? Ecco come funzionano e quali sono i tassi dei mutuiQuando si parla di tasso fisso si intende che la quota di interesse da saldare rimane uguale e fissa nel corso degli anni, senza variazioni, indipendentemente dalla durata del mutuo e dalle varie oscillazioni di mercato. Nel momento in cui si contratta con la Banca l’offerta che propone per quanto riguarda il tasso di interesse, si vanno a porre le basi su cui si costruisce la rata anche negli anni a venire.

Contrariamente al tasso fisso, il tasso variabile cambia nel corso degli anni, seguendo le oscillazioni del mercato. Il ricalcolo del tasso variabile viene fatto trimestralmente, o anche semestralmente, e si basa sul tasso interbancario Euribor. L’Euribor rappresenta la media quotidiana tra i tassi interbancari e cambia ogni giorno.

 

Come cambiano le rate nel corso degli anni

 

Questo è l’elemento che più interessa chi deve comprare casa e deve ricorrere al Mutuo Acquisto Prima Casa, ossia come variano le rate nel corso degli anni, per l’intero periodo di ammortamento. Nel caso del tasso fisso le rate rimangono sempre le stesse. Che la durata sia di 20 anni o di 30 non ci sarà nessuna variazione e quindi nessuna brutta sorpresa in futuro! Quando invece si opta per un Mutuo Acquisto Prima Casa con un tasso variabile, gli interessi da saldare vengono ricalcolati ogni 3 mesi e questo ricalcolo solitamente porta a modificare la rata da pagare. Le variazioni dipenderanno dalle oscillazioni del mercato, pertanto la rata potrà aumentare o diminuire nel tempo.

 

Tasso variabile e rata troppo alta? Ecco come rinegoziare il mutuo

 

Per chi ha optato per il tasso variabile per il proprio Mutuo Acquisto Prima Casa, può succedere che si veda aumentare di molto la rata nel corso degli anni. In questi casi può valutare la rinegoziazione del mutuo apportando delle modifiche che possano migliorare la proposta commerciale a proprio vantaggio. Ovviamente la Banca o l’Istituto di Credito a cui ci si è rivolti, ha tutto l’interesse ad agevolare il Cliente in questi cambiamenti in modo da garantirsi il pagamento continuo delle rate, senza incorrere in ritardi di pagamento o insoluti.

 

Il tasso annuo effettivo

 

Quando si decide di accendere un mutuo l’offerta della banca mostra il TAN, ossia il Tasso Annuo Nominale, che può essere fisso o variabile. Un altro elemento importante da considerare è il TAEG, ossia il Tasso Annuo Effettivo Globale. Quest’ultimo è l’indicatore che tiene conto non solo degli interessi proposti dalla Banca, ma anche delle varie spese correlate al mutuo. Di fatto il TAEG indica in modo più chiaro l’effettivo tasso di interesse dovuto alla banca. Pertanto per verificare quanto conveniente sia un mutuo rispetto ad un altro, è sempre bene confrontare il TAEG.