I PRESTITI AGEVOLATI INPDAP:

CARATTERISTICHE E REQUISITI

 

I Prestiti INPDAP fanno parte della categoria dei Prestiti Agevolati dedicati ai Dipendenti della Pubblica Amministrazione, ai Pensionati Inpdap e ai loro familiari.

Con l’approvazione del Decreto Salva Italia, dal Gennaio 2012, l’INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell’Amministrazione Pubblica) è confluito nell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), perciò tutti i Prestiti INPDAP sono ora erogati dall’INPS Gestione Dipendenti Pubblici attraverso il proprio Fondo Credito, gestendo autonomamente le prestazioni creditizie e sociali.

I Prestiti agevolati INPDAP possono essere erogati anche da Banche o da Istituti di Credito attraverso delle convenzioni stipulate direttamente con l’Ente Pensionistico.

 

A CHI SONO RIVOLTI

 

I Prestiti agevolati INPDAP sono rivolti ai lavoratori dipendenti e Pensionati della Pubblica Amministrazione che aderiscono al Fondo Credito dell’Istituto. L’adesione al Fondo è obbligatoria per tutti gli iscritti INPDAP che dovranno ora risultare iscritti anche alla Gestione Dipendenti Pubblici dell’INPS. Chi non risulta iscritto non può fare richiesta e non può in alcun modo usufruire delle condizioni vantaggiose.

 

COME INOLTRARE LA RICHIESTA

 

I Prestiti Agevolati InpdapPer accedere alle normali condizioni dei Prestiti agevolati INPDAP è necessario accedere all’area riservata del sito dell’INPS, stampare e compilare gli appositi moduli e consegnarli all’ufficio territoriale o provinciale competente. Questi Prestiti agevolati INPDAP vengono concessi nei limiti delle disponibilità finanziarie previste annualmente nel bilancio dell’Istituto per l’attività creditizia e solamente in alcuni casi e per spese specifiche, come ad esempio una comprovata necessità personale o familiare del richiedente o in caso di calamità naturali o di ristrutturazione prima casa. Possono essere richiesti anche per coprire delle cure mediche o gli studi scolastici dei figli.

I Prestiti agevolati INPDAP prevedono diverse tipologie di finanziamento a seconda della finalità del Prestito e della somma richiesta: Piccoli Prestiti Inpdap, Prestiti pluriennali diretti, Prestiti Pluriennali garantiti e anche il Mutuo per l’acquisto della prima casa.

Chi non dovesse vedersi accettata la richiesta direttamente dall’Ente, può inoltrare la sua richiesta di finanziamento direttamente alle Banche o agli Istituti di Credito convenzionati con l’Ente stesso.

 

LA CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E DELLA PENSIONE

 

I Prestiti agevolati INPDAP sono erogati con Cessione del Quinto dello Stipendio nel caso di dipendente della Pubblica Amministrazione o Cessione del Quinto della Pensione in caso in cui il richiedente sia Pensionato.

Si tratta di un prestito garantito in quanto l’unica garanzia richiesta è la Busta Paga o la Pensione. Non sono richieste altre garanzie, come un’ipoteca, una fideiussione o la figura del garante come seconda firma del contratto.

La Cessione del Quinto permette di avere dei vantaggi rispetto ad un normale Prestito Personale in quanto si ottiene con maggiore facilità ed è anche più elastico. Viene erogata infatti anche ai Cattivi Pagatori, ossia a chi ha avuto problemi di ritardi di pagamento, protesti o insoluti e risulta segnalato in Banca Dati e al Crif.

Il rimborso mensile delle rate avviene tramite una trattenuta direttamente dalla Busta Paga o dalla Pensione a cura dell’amministrazione di competenza. La rata dev’essere pari o inferiore al quinto massimo cedibile del reddito netto del Cliente e la durata non può superare i 10 anni.

Per Legge lo stipendio minimo che deve rimane al lavoratore dipendente, al netto della trattenuta in busta paga o al Pensionato, dev’essere pari a € 530,00, di conseguenza l’importo massimo cedibile non potrà superare la differenza tra lo stipendio base del lavoratore o del Pensionato e il limite di € 530,00. Ai fini del calcolo della rata mensile di rimborso del finanziamento vengono conteggiate eventuali trattenute già presenti come un pignoramento o gli alimenti dovuti al coniuge in caso di divorzio.