Mutuo acquisto prima casa: conviene il tasso fisso o il tasso variabile?

 

Stai pensando di acquistare la tua prima casa ma hai ancora tanti dubbi su quale mutuo conviene di più? Non sei il solo! Tutti quando si apprestano a comprare la prima casa hanno una domanda fissa in testa: mi conviene di più stipulare un mutuo prima casa con un tasso fisso oppure con tasso variabile? Per capire quale dei due tassi conviene applicare al mutuo è necessario capire le differenze tra i due tassi.

 

Mutuo acquisto prima casa: attenzione alle fluttuazioni del mercato

 

Mutuo acquisto prima casa: conviene il tasso fisso o il tasso variabile?I mutui con il tasso fisso hanno un importo della rata sempre uguale, fisso e costante nel tempo e non può subire variazioni nemmeno se cambiano i tassi sul mercato. Ed è proprio per questo motivo che i mutui a tasso fisso sono i più richiesti e i più diffusi, in quanto garantiscono al mutuatario la sicurezza che l’importo della rata sarà lo stesso per tutta la durata del mutuo, senza variazioni o modifiche nel corso degli anni. Mentre i mutui a tasso variabile sono meno diffusi perché la rata non è costante nel tempo; la rata varia in base alle variazioni del mercato. Se può essere sicuramente vantaggioso da un lato perché permette di sfruttare situazioni importanti di risparmio, derivate dal ribasso dei tassi e quindi la riduzione dell’importo della rata mensile del mutuo, può anche essere molto svantaggioso dall’altro lato perché la rata può aumentare anche di molto nel corso del tempo, sempre in base alle fluttuazioni del mercato.

 

Differenze tra il tasso fisso e il tasso variabile

 

Il mutuo a tasso fisso viene calcolato in base all’Eurirs, acronimo di Euro Interest Rate Swap, ossia al tasso per gli swap (scambio di flussi di cassa) sugli interessi. L’Eurirs viene calcolato giornalmente dalla European Banking Federation e indica il tasso di interesse medio al quale i principali istituti di credito europei stipulano gli swap a copertura del rischio di interesse. Attualmente l’Eurirs a 20 anni è appena al di sotto dell’1%, quindi molto conveniente; da inizio 2016 ha perso oltre 50 punti base, nel 2015 era all’1,34%, mentre prima della crisi economica era in media al 4,70%.

Il mutuo a tasso variabile viene calcolato in base all’Euribor, acronimo di Euro Inter Bank Offered Rate, ossia il tasso interbancario di offerta in Euro. L’Euribor è un tasso di riferimento che viene calcolato giornalmente e indica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in Euro tra le principali banche europee. L’Euribor al momento ha un valore negativo -0,28%, prima della crisi economica era al 4%.

Sia l’Eurirs che l’Euribor variano in base alla durata del prestito e non dipendono dall’ammontare del capitale.

 

In conclusione: conviene di più il tasso fisso o il tasso variabile?

 

In questo particolare momento storico conviene di più stipulare un mutuo acquisto prima casa con un tasso variabile. È sicuramente più conveniente rispetto al mutuo a tasso fisso e garantisce un notevole risparmio sulla rata mensile perché il tasso di interesse è davvero molto basso e perché con i primi anni di mutuo si pagano esclusivamente interessi. Dall’altra parte però è più instabile rispetto al mutuo a tasso fisso in quanto può subire dei cambiamenti a lungo termine, i tassi possono salire e far aumentare la rata del mutuo come è già successo in passato. Visto che gli analisti non prevedono rialzi per i prossimi dieci anni almeno, conviene stipulare un mutuo acquisto prima casa a tasso variabile, nel caso in cui i tassi dovessero aumentare, c’è sempre la possibilità di ricorrere alla rinegoziazione del mutuo e procedere con la surroga con un mutuo a tasso fisso.