Assegno di Inclusione: ecco le disposizioni Inps per i primi pagamenti
Dal 18 Gennaio 2023 è possibile presentare domanda per l’accesso alla nuova misura dell’Assegno di Inclusione, detto anche ADI. Con la Circolare n. 25 del 3 Gennaio 2024 l’Inps comunica tutte le scadenze previste per i relativi pagamenti, suddivisi in base alla tempistica di inoltro delle richieste e all’esito positivo delle verifiche istruttorie effettuate sulle richieste stesse. Per poter accedere al beneficio è necessario presentare la domanda ADI, effettuare l’iscrizione al Sistema Informativo per l’Inclusione sociale e lavorativa e sottoscrivere il Patto di attivazione digitale del nucleo familiare. Ed è per questo, che è stata attivata una campagna di comunicazione che sollecita i richiedenti per i quali non risulti ancora sottoscritto un Patto di attivazione digitale. Ma andiamo a vedere insieme cos’è l’Assegno di Inclusione, a chi è rivolto, come funziona e quali sono i requisiti richiesti per averne diritto.
Assegno di Inclusione: cos’è e a chi è rivolto
L’Assegno di Inclusione è una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro. La misura è stata istituita a decorrere dal 1° Gennaio 2024 dall’Articolo 11 del Decreto-legge n. 48 del 4 Maggio 2023, convertito con modificazioni dalla Legge n. 85 del 3 Luglio 2023. L’Assegno di Inclusione consiste in un sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionato alla prova dei mezzi e all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.
Assegno di Inclusione: come funziona la domanda
Il beneficio economico decorre dal mese successivo a quello di sottoscrizione, da parte del richiedente ADI, del Patto di attivazione digitale del nucleo familiare all’esito positivo dell’istruttoria. In fase di applicazione, per le sole domande presentate entro Gennaio 2024 con già allegato il Patto di attivazione digitale, la decorrenza del beneficio sarà riconosciuta a partire dallo stesso mese di Gennaio, fermo restando l’esito positivo della richiesta. L’ADI sarà erogato mensilmente direttamente sulla carta di pagamento elettronica, Carta di Inclusione o Carta ADI, per un periodo continuativo non superiore ai 18 mesi e può essere rinnovato, previa sospensione di un mese, per un periodo ulteriore di 12 mesi. Allo scadere del periodo di rinnovo dei 12 mesi, è prevista sempre una sospensione di un mese, prima di essere rinnovato per altri 12 mesi.
Assegno di Inclusione: requisiti richiesti
L’Assegno di Inclusione è riconosciuto, a richiesta di uno dei componenti del nucleo familiare, a garanzia delle necessità di inclusione dei nuclei familiari con componenti di disabilità, minorenni o con almeno 60 anni d’età, in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla Pubblica Amministrazione. Il richiedente ADI deve possedere, per tutta la durata del beneficio, i seguenti requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza:
- Cittadino italiano o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- Cittadino di altro Paese dell’Unione Europea o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- Cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- Titolare di status di protezione internazionale o dello stato di apolide.
Il richiedente, al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. La continuità della residenza si intende interrotta per assenza nel territorio italiano per un periodo pari o superiore a due mesi continuativi. Non interrompe la continuità della residenza, anche per un periodo superiore ai due mesi, l’assenza per gravi e documentati motivi di salute.
Il requisito della residenza sul territorio italiano al momento della presentazione della domanda e per tutto il periodo di erogazione del beneficio è esteso, non solo al richiedente della misura, ma è previsto anche per tutti i componenti del nucleo familiare che beneficiano della misura stessa.
Inoltre, il nucleo familiare del richiedente deve possedere anche i seguenti requisiti economici:
- ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 Euro;
- Reddito familiare inferiore a 6.000 Euro annui;
- Un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero non superiore a 30.000 Euro;
- Un patrimonio mobiliare (conti correnti, depositi) non superiore a 6.000 Euro per i nuclei composti da un solo componente, non superiore a 8.000 Euro per i nuclei composti da due componenti, non superiore a 10.000 Euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 Euro per ogni figlio a partire dal terzo). Questi massimali sono incrementati di 5.000 Euro per ogni componente con disabilità e di 7.500 Euro per ogni componente con disabilità grave o non autosufficiente;
- Non avere componenti nel nucleo familiare intestatari di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta; o navi, imbarcazioni da diporto o aeromobili di qualsiasi genere.
Assegno di Inclusione: come e quando presentare la domanda
La domanda per avere accesso al beneficio ADI può essere presentata all’Inps a partire dal 18 Dicembre 2023 attraverso una delle seguenti modalità:
- Telematicamente attraverso il sito web dell’Inps muniti delle proprie credenziali, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica;
- Presso gli Enti Patronati;
- Presso i Centri di Assistenza Fiscale a partire dal 1° Gennaio 2024.
Una volta effettuata la domanda, i dati verranno resi disponibili nella piattaforma di attivazione per l’inclusione sociale e lavorativa del Sistema Informativo di Inclusione sociale e lavorativo. Successivamente, il richiedente deve registrarsi sulla piattaforma “Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale” e sottoscrivere il patto di attivazione digitale del nucleo familiare. In questo modo autorizza la trasmissione dei dati ai servizi sociali, ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti di intermediazione.