Assegno unico anziani 2023: come funziona la nuova indennità
Il Consiglio dei Ministri del 19 Gennaio 2023 ha approvato il disegno di legge che prevede la riforma delle politiche relative all’assistenza alle persone anziane. Si tratta di un nuovo assegno universale, simile all’assegno unico per i figli a carico, sarà erogato su apposita domanda e assorbirà anche l’indennità di accompagnamento e le altre prestazioni in corso. Andiamo a vedere insieme a chi è rivolta questa nuova disposizione e come funziona.
Assegno unico anziani 2023: a chi è rivolto
La nuova indennità è rivolta agli anziani non autosufficienti e rientra nelle nuove disposizioni che sta attuando il Governo per tutelare la dignità e la promozione delle condizioni di vita, di cura e di assistenza delle persone anziane, riordinando, semplificando e coordinando tutte le disposizioni attualmente in vigore in materia di assistenza agli anziani. Tra gli interventi previsti per andare incontro ai bisogni degli anziani ci sarà il potenziamento dell’assistenza domiciliare, incentivi per i co-housing (qui vi spieghiamo cos’è) e interventi a favore dei caregiver familiari.
L’assegno unico anziani verrà concesso a chi ne farà richiesta e sarà valutata in base agli specifici bisogni assistenziali dell’anziano.
Assegno unico anziani 2023: quando arriverà
La nuova disposizione entrerà in vigore, con ogni probabilità, nel primo trimestre del 2024. I tempi sono lunghi in quanto al momento si tratta di una proposta di legge, che dev’essere ancora pubblicata nella Gazzetta Ufficiale. Le risorse per attuare la misura arriveranno da un apposito fondo dedicato (ancora da costituire) che si chiamerà “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti”. Il nuovo fondo sarà finalizzato dagli eventuali risparmi di spesa sanitaria provenienti dalle nuove disposizioni di potenziamento dell’assistenza domiciliare e dalle risorse stanziate con la manovra.