Assegno Unico Universale: a chi è rivolto e come ottenerlo
L’assegno Unico Universale è rivolto a tutte le famiglie con figli. La proposta dell’assegno è arrivata in Senato, in commissione Lavoro, dopo aver ricevuto il “sì” quasi unanime alla Camera. Questa misura di sostegno alle famiglie con figli punta a riordinare, raggruppare e concentrare in un unico assegno i numerosi aiuti previsti per i figli: l’Assegno per il Nucleo Familiare erogato dai Comuni di residenza, il Fondo di sostegno alla natalità, il Bonus Bebè, l’Assegno per il Nucleo Familiare e gli assegni familiari, le detrazioni fiscali riconosciute per i figli minori a carico.
Durata e condizioni dell’Assegno Unico Universale
L’Assegno Unico Universale spetta a partire dal settimo mese di gravidanza fino al 21esimo anno d’età del figlio. Vista la durata importante dell’assegno, non sarà facile trovare i fondi da stanziare. Al momento, sono stati calcolati 15 miliardi all’anno di aiuti per i figli, ma l’assegno potrebbe far lievitare le risorse necessarie fino a 25 miliardi. L’Assegno Unico Universale potrà essere richiesto da tutti i Cittadini Italiani con figli a carico, dai Cittadini Extracomunitari con figli a carico purché abbiano il permesso di soggiorno di lungo periodo, di lavoro o di ricerca, e che siano residenti in Italia da almeno due anni. L’Assegno Unico Universale potrà essere richiesto da tutte le categorie sociali e professionali di lavoro: lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, liberi professionisti e pure dai disoccupati. In alternativa, all’assegno mensile le famiglie potrebbero scegliere di ricevere un credito di imposta.
Come si calcola l’importo dell’Assegno Unico Universale
L’importo dell’Assegno Unico Universale sarà calcolato attraverso l’importo dell’Isee che suddividerà la platea in tre diverse fasce di reddito. Per i primi due figli l’importo dell’assegno sarà uguale, mentre dal terzo in poi sarà maggiorato. Al momento non è ancora dato a sapersi l’importo esatto che spetterà per il primo figlio, in quanto molto dipenderà dalle risorse che verranno stanziate. Si parla di 200 Euro a figlio, importo che verrà raddoppiato in caso di figlio disabile. L’importo dell’assegno diminuirà, invece, dopo il diciottesimo anno di età del figlio e non sarà più erogato dopo il suo 21esimo anno d’età.