CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO E DELLA PENSIONE:
L’INPS HA RIATTIVATO LE CONVENZIONI
Con la disposizione n. 1.446 dello scorso 31 Marzo, l’Inps ha stabilito il recesso dalle convenzioni stipulate con Banche e con Istituti di Credito per l’erogazione della Cessione del Quinto dello Stipendio e della Pensione.
Questa manovra è stata resa necessaria dopo che il Ministero, tramite il decreto n. 24.126 del 27 Marzo, ha aggiornato i tassi effettivi globali anti usura e ha modificato le classi di importo rilevanti ai fini della Cessione del Quinto. Prima erano suddivise in minori di 5.000 e maggiori di 5.000, adesso sono state rimodulate in minori di 15.000 e maggiori di 15.000 e di conseguenza l’Inps ha dovuto modificare, aggiornando anche le varie convenzioni con gli Istituti di Credito.
Pertanto dal 1 Aprile, l’Inps ha sospeso tutte le procedure burocratiche della Cessione del Quinto dello Stipendio e della Pensione, solo per il tempo necessario all’adeguamento alle nuove normative.
Il 14 Aprile con la determinazione presidenziale n. 78, sono state approvate le nuove convenzioni, permettendo così all’Inps di riattivare l’erogazione della Cessione del Quinto, dopo due settimane di stop.
CARATTERISTICHE DELLA CESSIONE DEL QUINTO
Tutti i Pensionati e i dipendenti possono ora tornare a chiedere la Cessione del Quinto, che rappresenta la tipologia di finanziamento più richiesta in quanto è più vantaggiosa rispetto ad un Prestito Personale.
La Cessione del Quinto è considerata un prestito garantito, dallo stipendio o dalla pensione, e per questo si ottiene con maggiore facilità ed è concessa anche a chi risulta segnalato in Banca Dati o al Crif come cattivo pagatore a causa di protesti o ritardi di pagamento.
Possono accedere alla Cessione del Quinto i pensionati, i dipendenti statali, pubblici e i dipendenti privati.
Il rimborso della rata avviene tramite una trattenuta dalla busta paga o dalla pensione a cura dell’amministrazione di competenza e versato direttamente alla banca o all’istituto di credito erogante.
La rata non può superare il quinto massimo cedibile dello stipendio o della pensione al netto di eventuali trattenute e la dilazione massima è pari a dieci anni.
Per legge lo stipendio e la pensione minima al netto della rata della Cessione del Quinto dev’essere pari a €530,00 in modo da garantire al consumatore uno stile di vita dignitoso.
E’ previsto inoltre l’obbligo alla stipula del contratto dell’assicurazione Rischio Vita che andrà a coprire e ad estinguere il debito in caso di premorienza del titolare della prestazione e, per i lavoratori dipendenti, anche Rischio Impiego in caso di perdita del lavoro.
Come per le altre forme di finanziamento è possibile estinguerlo anticipatamente pagando la penale prevista pari all’1% del capitale finanziato.