CESSIONE DEL QUINTO DELLO STIPENDIO:
GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
La Cessione del Quinto dello Stipendio rientra tra le soluzioni di finanziamento più richieste. La possibilità di rimborsare l’importo erogato attraverso delle rate addebitate direttamente sulla Busta Paga, solleva il dipendente da eventuali ritardi o dimenticanze nella scadenza.
L’unica garanzia richiesta nella Cessione del Quinto dello Stipendio è appunto la Busta Paga, che garantisce alla Banca o all’Istituto di Credito erogante il pagamento del finanziamento, senza il pericolo di incorrere in ritardi di pagamento o insoluti.
Capita molto spesso però, soprattutto nelle aziende piccole o medio-grandi, che il Datore di Lavoro non risponda bene alla richiesta di una Cessione del Quinto da parte di un suo dipendente e che cerchi in ogni modo di ostacolare questa richiesta.
IL DATORE DI LAVORO E’ OBBLIGATO A CONCEDERE LA CESSIONE DEL QUINTO?
Assolutamente SI! La Cessione del Quinto dello Stipendio rappresenta una tipologia di finanziamento che può essere richiesta dai lavoratori statali, pubblici e privati a cui il Datore di Lavoro non può in alcun modo opporsi.
E’ un diritto di ogni lavoratore, qualora avesse necessità, richiedere la Cessione del Quinto dello Stipendio ed è obbligato per legge il Datore di Lavoro ad accettarla senza opporre alcuna resistenza. E soprattutto non può licenziare il dipendente solo per averne fatto richiesta, il licenziamento sarebbe illegittimo e impugnabile di fronte al Giudice del Lavoro.
GLI OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
Nell’istruire una pratica di Cessione del Quinto, il Datore di Lavoro ha degli obblighi ben precisi e risulta quindi parte integrante del processo.
Infatti, qualora il dipendente stipuli un contratto di Cessione del Quinto dello Stipendio, il Datore di Lavoro è obbligato a:
- Rilasciare il Certificato di Stipendio: si tratta di un modulo necessario alla Banca per istruire la pratica. Il prospetto dovrà attestare tutti i dati di reddito del dipendente, comprese anche tutte le informazioni relative al TFR maturato e alle trattenute assistenziali, previdenziali e sull’Irpef. Dovrà rilasciare anche una certificazione che attesti la stabilità finanziaria della propria azienda e il livello di rischio di perdita dell’impiego da parte del dipendente.
- Trattenere la rata dalla Busta Paga: l’importo della rata indicata nel contratto dovrà essere obbligatoriamente trattenuta dalla Busta Paga ogni mese fino alla scadenza del contratto. Il lavoratore quindi percepisce la Busta Paga al netto della rata del finanziamento.
- Versare la rata alla Banca: una volta trattenuta la rata dalla Busta Paga, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di versarla direttamente alla Banca o all’Istituto di Credito erogante. Dovrà garantire il pagamento puntuale e regolare di tutte le rate del finanziamento fino alla sua scadenza. In caso di ritardi di pagamento o di rate insolute sono previste pesanti sanzioni. Infatti, in fase di sottoscrizione del contratto, il Datore di Lavoro si impegna a corrispondere le rate timbrando e firmando un apposito modulo chiamato “Atto di Benestare”, sollevando così il dipendente dall’obbligo di pagare bollettini o a ricorrere ad altre soluzioni di pagamento.
- Trattenere le somme maturate in caso di dimissioni o licenziamento: nel caso in cui il dipendente presenti le dimissioni o venga licenziato prima della scadenza della Cessione del Quinto, il Datore di Lavoro ha l’obbligo di trattenere il TFR e tutte le altre somme maturate come le ferie non godute o la tredicesima.