Covid19, lavoratori fragili: tutele prorogate fino al 31 Dicembre 2021
Con la Circolare n. 3465 del 13 Ottobre 2021, l’Inps comunica che è stato prorogato il termine per il riconoscimento della tutela per i lavoratori fragili fino al 31 Dicembre 2021. Andiamo a vedere insieme chi sono i lavoratori considerati fragili e quali sono le tutele prorogate.
Chi sono i lavoratori considerati fragili
I lavoratori considerati fragili sono i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita. Sono inclusi anche i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità. A causa di queste patologie, sono da considerarsi fragili perché sono esposti al rischio di un esito grave o infausto dell’infezione da Covid19, indipendentemente dal fatto che siano o meno vaccinati.
Quali sono le tutele previste per i lavoratori fragili
Fino al 31 dicembre 2021, i lavoratori fragili pubblici e privati potranno svolgere la loro prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso la destinazione a diversa mansione, chiaramente compresa nella stessa categoria o area di inquadramento in base al loro contratto di lavoro, o con lo svolgimento di attività di formazione professionale anche da remoto.
Quali sono gli obblighi del Datore di Lavoro
Il Datore di Lavoro ha l’obbligo di comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalità agile. Inoltre, le aziende private hanno la possibilità di applicare la modalità di lavoro agile ad ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali. Il Datore di Lavoro potrà adempiere agli obblighi d’informativa stabiliti dalla Legge nei confronti del Dipendente in via telematica, anche utilizzando la documentazione disponibile sul sito dell’Inail.
L’Inps, inoltre, ha prorogato il termine della sorveglianza sanitaria eccezionale fino al 31 Dicembre 2021. Pertanto, fino a questa data, il Datore di Lavoro, sia esso pubblico o privato, deve assicurare la sorveglianza sanitaria eccezionale ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio. Il rischio di contagio viene calcolato in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia Covid19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischio. Il fine è di garantire lo svolgimento in sicurezza delle attività produttive e commerciali. L’azienda, con il medico competente o avvalendosi delle competenze mediche dell’Inail, è tenuta ad assicurare un apposito programma di protezione particolare per questi lavoratori considerati appunto fragili.