Disability Card: cos’è, a cosa serve, a chi è rivolta

 

La Disability Card è lo strumento attraverso il quale quattro milioni di Italiani con disabilità potranno portare con sé tutti i documenti necessari per dimostrare il loro handicap, in modo semplice e rapido. Una propria e vera carta di identità dell’handicap, sempre a portata di mano e disponibile. L’obiettivo di questa carta digitale è di rendere al minimo la burocrazia, permettendo alla persona di attestare la propria invalidità senza avere più faldoni di carte e documenti con sé.

 

Com’è nata la Disability Card

 

Disability Card: cos’è, a cosa serve, a chi è rivoltaDa diversi anni è in cantiere la realizzazione di un documento che punta a migliorare le esperienze di viaggio per le persone disabili. Si tratta di un progetto aperto e che verrà sviluppato e perfezionato nel tempo. Questo progetto, chiamato appunto Disability Card, nasce grazie alla collaborazione con la Federazione Italiana per il superamento dell’handicap (Fish) e della Federazione tra le associazioni di persone con disabilità (Fand), per far fronte alle esigenze delle persone con disabilità, dall’assistenza ai servizi. La Disability Card si allinea con quanto previsto dal Regolamento n. 1381 del 2013 dell’Unione Europea, nell’ambito del programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza per il periodo 2014-2020. Il testo vale per un progetto pilota della tessera ed è stato lanciato nel Febbraio 2016 da otto Paesi dell’Unione Europea: Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Romania, Slovenia e naturalmente l’Italia. Come spiega la Commissione Europea, La Disability Card servirà come sistema volontario di riconoscimento reciproco dello stato di disabilità con alcuni benefici associati. Quindi le persone disabili riceveranno parità di accesso a determinati benefici in tutti i Paesi aderenti. Il design della carta ricorderà molto quello della tessera sanitaria, sarà di colore blu e riporterà i caratteri in Braille. Nel lungo termine, la Carta Europea della Disabilità punta a sostituire il verbale d’invalidità a partire dal 2023.

 

Il documento non modificherà le norme e i criteri nazionali in materia di ammissibilità: saranno i Paesi aderenti a decidere le regole per le quali erogare tale servizio, rispettando sempre le normative vigenti nel proprio territorio.

 

Disability Card in Italia: come ottenerla

 

Gli organi che si occuperanno della realizzazione dell’iniziativa sono FISH e FAND, con la collaborazione del Ministero del Lavoro (in qualità di Autorità nazionale rilevante in materia di disabilitò) e dell’Istituto Poligrafico della Zecca di Stato (che realizzerà fisicamente la tessera). Inoltre, il progetto sarà seguito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Ministero dei Trasporti, dalla Presidenza del Consiglio, dal Dipartimento Affari Regionali, Autonomie e Sport, dall’ANCI, dalla Conferenza delle Regioni, dall’INPS, dall’Agis, dall’Anec e da Assomusica.

Il soggetto attuatore per il rilascio della tessera sarà l’Inps, che predisporrà sul portale dell’Istituto una procedura semplificata, facile e rapida per richiedere e ottenere la Card. Sarà dunque l’Inps a occuparsi di raccogliere le domande dei richiedenti, del processo di rinnovo (che avverrà ogni dieci anni, salvo cambiamenti di status del titolare) e di constatare la permanenza dei requisiti, che saranno classificati in quattro categorie:

  • Persona non autosufficiente;
  • Titolare di indennità speciale;
  • Titolare di indennità di comunicazione;
  • Invalido minorenne con difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni proprie dell’età.

Una volta confermati i requisiti, l’Inps invierà la Disability Card all’indirizzo fornito dal richiedente entro 60 giorni. In casi eccezionali legati alla propria condizione di disabilità, una certificazione potrà accompagnare la tessera al fine di indicare il nome del caregiver. Anche perché il documento è nominativo e non cedibile a terzi.

 

Perché la Disability Card è importante

Ogni Stato membro dell’Unione Europea riconosce la disabilità in base a normative proprie e non comunitarie, e per questo motivo i viaggi per le persone disabili possono risultare ricchi di imprevisti. La Carta Europea della Disabilità vuole scavalcare queste problematiche, senza modificare gli impianti normativi dei Paesi dell’UE. Dunque, i viaggiatori con disabilità potranno visitare le nazioni europee godendo delle agevolazioni in maniera omogenea nel campo della cultura, del tempo libero, dello sport e dei trasporti.