I PRESTITI PER I PENSIONATI FINO AI 90 ANNI D’ETA’
I Pensionati possono ottenere credito anche in età avanzata attraverso la Cessione del Quinto della Pensione. Si tratta di un Prestito agevolato dedicato esclusivamente ai Pensionati.
REGOLE E LIMITI
Il Pensionato ha la possibilità di richiedere un Prestito il cui piano di ammortamento scade a 90 anni, età massima in cui il Pensionato deve aver terminato il rimborso del Prestito. Solitamente un Prestito deve durare almeno due anni ed iniziare quindi al massimo a 88 anni. Generalmente Banche ed Istituti di Credito non accettano Pensionati over 80, alcune come limite massimo si sono imposte la soglia dei 75 anni. Essere finanziati fino ai 90 anni è comunque un’operazione fattibile ma non è facile ne scontata in quanto i fattori che determinano l’idoneità a ricevere la Cessione del Quinto della Pensione sono diversi e allo stesso tempo tutti collegati fra loro.
Il limite d’età non è un fattore determinante per il buon fine della pratica. Ci sono alcune tipologie di Pensioni che l’Inps ha ritenuto di escludere:
- Pensioni date dagli Assegni Sociali
- Pensioni di Invalidità Civile
- Pensioni date degli assegni mensili per l’assistenza ai Pensionati di inabilità
- Pensioni date dagli assegni di sostegno al reddito (categorie VOCRED, VOCOOP, VOESO)
- Pensioni date dagli assegni al nucleo familiare
- Pensioni con contitolarità per la quota parte non di pertinenza del soggetto richiedente la Cessione del Quinto della Pensione
- Pensioni date dalle prestazioni di esodo ex. Art. 4, commi da 1 a 7 – ter, della Legge n. 92 del 2012
Anche il Pensionato che percepisce la Pensione minima non può accedere a questo tipo di Prestito. La Pensione minima fissata per il 2018 è di € 501,89 per 13 mensilità. Questo dato è molto importante, si tratta della cosiddetta soglia minima di sopravvivenza e non è finanziabile.
DOCUMENTI RICHIESTI
Per inoltrare la richiesta di Cessione del Quinto della Pensione, il Pensionato dovrà presentare alla Banca o all’Istituto di Credito a cui si è rivolto i documenti personali, carta di identità e codice fiscale, e i documenti di reddito, Cud e Modello Obis per i Pensionati del settore privato e Cud e ultimo cedolino della Pensione per i Pensionati del settore pubblico e statale. La Banca o l’Istituto di Credito a cui si è rivolto il Pensionato, una volta presa in carico la richiesta, procede a fare richiesta della Dichiarazione di Quota Cedibile all’Inps, un documento in cui l’Inps indica l’importo massimo della rata sostenibile dal Pensionato in base al suo reddito. Il tutto verrà elaborato direttamente tramite un collegamento telematico con l’Istituto stesso.
Inoltre in fase di firma del contratto, il Pensionato è obbligato per Legge a stipulare una Polizza Rischio Vita che andrà ad estinguere anticipatamente il Prestito in caso di premorienza del Pensionato, senza ricadere sugli eredi e familiari. Il premio assicurativo varia in base all’età del Pensionato, maggiore è l’età e maggiore sarà il costo dell’assicurazione. Nel caso di età avanzata del Pensionato, l’assicurazione può richiedere il modello RVM, ossia il Rapporto di Visita Medica, che dev’essere compilato in tutte le sue parti dal Medico di base del Pensionato. Sarà poi discrezione dell’agenzia assicurativa, procedere o meno con il rilascio della Polizza Rischio Vita. Qualora l’agenzia negasse la Polizza, la Banca o l’Istituto di Credito non potrà procedere con l’erogazione del Prestito.