La Speranza di Vita allontana la Pensione nel tempo
La Speranza di Vita è progressivamente incrementata negli ultimi anni ed è un trend che proseguirà anche in futuro. Si tratta assolutamente di un’ottima notizia in quanto si riesce a vivere più a lungo ma non è però molto positivo se si parla di Pensioni in quanto il nostro sistema di pensionamento pubblico dovrà erogare le prestazioni pensionistiche per un periodo di tempo più lungo. Ed è proprio per evitare questo che è stato introdotto il Decreto Legislativo n. 78/2010, convertito in Legge 122/2010, che ha previsto a partire dal 1° Gennaio 2013 il progressivo innalzamento dei requisiti per l’accesso alla Pensione di Vecchiaia e alla Pensione Anticipata. Con questa Legge si cerca di sterilizzare gli effetti dell’allungamento della vita media della popolazione.
L’innalzamento dell’età anagrafica per accedere alla Pensione è stato confermato anche dalla Riforma Fornero con la Legge n. 214/2011, che ha previsto l’applicazione dell’adeguamento della Speranza di Vita ai requisiti pensionistici.
La Speranza di Vita di fatto allontana la Pensione nel tempo.
Quali Pensioni richiedono l’adeguamento alla Speranza di Vita?
Gli adeguamenti interessano tutte le prestazioni erogate dalla Previdenza Pubblica Obbligatoria per le quali la Legge chiede il perfezionamento di un requisito anagrafico o contributivo per conseguire la prestazione. Rientrano quindi la Pensione di Vecchiaia, la Pensione Anticipata, l’Opzione Donna, l’Assegno Sociale, il comparto difesa e sicurezza e tutti i lavori derogati dalla Legge Fornero. Gli adeguamenti alla Speranza di Vita invece non trovano applicazione nei confronti di enti previdenziali privatizzati come le casse professionali in quanto non risultano destinatari né della Riforma 2010 né della Riforma Fornero e adottano quindi delle regole proprie in materia di requisiti per il pensionamento.
Quali sono gli effetti dell’adeguamento alla Speranza di Vita?
Il primo adeguamento alla Speranza di Vita si è verificato nel 2013 ed è stato pari a 3 mesi. Il secondo adeguamento si è verificato nel 2016 è stato pari a 4 mesi. Il terzo adeguamento è scattato il 1° Gennaio 2019 in misura pari a 5 mesi. Da quest’anno in poi l’adeguamento alla Speranza di Vita si farà ogni due anni.
Le statistiche Istat hanno confermato un lento e progressivo incremento dei requisiti di pensionamento tra i due e i tre mesi per ciascun biennio.
Adeguare i requisiti pensionistici alla Speranza di Vita significa andare in Pensione sempre più tardi.
Quando si sospende l’adeguamento alla Speranza di Vita?
L’adeguamento alla Speranza di Vita si sospende nei confronti dei lavoratori impiegati in attività particolarmente gravose e usuranti con alcuni provvedimenti normativi elaborati negli ultimi due anni. In particolare la Legge n. 232/2016 ha disposto che i quattro adeguamenti programmati (2019, 2021, 2023 e 2025) non vengano applicati nei Lavori Usuranti e nei Lavori Notturni.