L’Inps al fianco dei neo-genitori

 

L’Inps ha messo a disposizione alcuni strumenti di sostegno economico e di tutela, attraverso indennità, congedi, assegni e bonus, dedicati tutti i genitori durante i periodi di maternità e di paternità.

 

Quali sono i requisiti per poter accedere alle indennità?

 

L’Inps al fianco dei neo-genitoriLe indennità come sostegno economico, vengono corrisposte in favore di:

 

  • Genitori lavoratori dipendenti: in caso di congedo parentale, ossia nel periodo di astensione facoltativo dal lavoro che viene concesso ai genitori per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita, in modo da soddisfare i suoi bisogni affettivi e relazionali. Anche in caso di congedo per maternità, ossia nel periodo di astensione obbligatoria dal lavoro riconosciuto alle lavoratrici dipendenti durante la gravidanza e il puerperio, il periodo immediatamente successivo al parto. In presenza di determinate condizioni che impediscono alle madre di beneficiare del congedo, l’astensione dal lavoro spetta al padre con il congedo per paternità. Il diritto al congedo e alla relativa indennità spettano anche in caso di adozione o affidamento di minori;
  • Genitori lavoratori iscritti alla Gestione Separata: sia in caso di congedo parentale, sia in caso di congedo per maternità o per paternità;
  • Genitori Lavoratori Autonomi: solamente nel periodo di maternità o di paternità;
  • Entrambi i genitori dipendenti per riposi giornalieri: per l’allattamento del bambino, anche se adottato o in affidamento.

 

In presenza di un ISEE non superiore ai 25mila Euro annui, in caso di nascita, adozione o affidamento preadottivo, i genitori hanno diritto all’assegno di natalità, ossia al Bonus Bebè. L’assegno è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al compimento del primo anno d’età del bambino o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare in caso di adozione o affidamento preadottivo. L’importo dell’assegno varia in base all’ISEE del richiedente: con un ISEE inferiore a 7.000 Euro annui, l’importo è di 1.920 Euro mensili; con un ISEE compreso tra i 7.000 Euro e i 25.000 Euro annui, l’importo è di 960 Euro mensili.

 

Vengono erogate dall’Inps anche altre prestazioni come:

 

  • L’assegno di maternità base: ossia l’assegno di maternità dei comuni. È una prestazione assistenziale concessa dal Comune di residenza e pagata dall’Inps. L’assegno spetta solo entro determinati limiti di reddito. Chi ne fa richiesta non deve avere nessuna copertura previdenziale e non deve essere beneficiario di un altro assegno di maternità Inps;
  • L’assegno di maternità dello Stato: è una prestazione previdenziale a carico dello Stato, concessa ed erogata dall’Inps. Spetta ai lavoratori atipici e discontinui;
  • Il congedo di maternità per le lavoratrici domestiche: spetta durante tutto il periodo di astensione obbligatoria previsto dalla Legge, come indennità sostitutiva della retribuzione. La lavoratrice ha il diritto a conservare il posto di lavoro, all’astensione dal lavoro e all’indennità.

 

Inoltre, la tutela della maternità prevede dei benefici, che possono essere richiesti in alternativa al congedo parentale attraverso il Contributo baby-sitting  e il Bonus asilo nido. Si tratta di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting oppure di un contributo per far fronte agli oneri dei servizi per l’infanzia. L’assegno può essere corrisposto fino ad un importo massimo di 1.000 Euro su base annua e fino ai sei mesi.