Opzione Donna: prorogata per il 2020
L’Opzione Donna permette alle donne di andare in Pensione prima, rispetto ai normali criteri anagrafici e contributivi (41 anni e 10 mesi di contributi versati indipendentemente dall’età anagrafica per la Pensione Anticipata o il raggiungimento della Pensione di Vecchiaia a 67 anni d’età unitamente a 20 anni di contributi versati), ma solamente se si opta per un assegno interamente calcolato con il metodo contributivo. La misura previdenziale era in scadenza a fine anno, ma è stata prorogata dal nuovo Governo anche per tutto il 2020.
Chi può richiedere l’Opzione Donna
Attualmente possono accedere alla Pensione Anticipata attraverso l’Opzione Donna, le lavoratrici dipendenti con 58 anni d’età, le autonome con 59 anni d’età, entrambe congiuntamente a 35 anni di contributi versati. La possibilità di accedere all’Opzione Donna e anticipare la Pensione è rivolta alle lavoratrici iscritte all’AGO, l’assicurazione generale obbligatoria, e ai fondi sostitutivi ed esclusivi in possesso di contribuzione alla data del 31 Dicembre 1995, quindi a tutte le lavoratrici impiegate nel settore privato, pubblico e le lavoratrici autonome. Non possono invece accedere all’Opzione Donna tutte le lavoratrici iscritte alla Gestione Separata. Optare per la Pensione Anticipata attraverso l’Opzione Donna ha un costo e corrisponde ad una decurtazione dell’assegno pensionistico che può oscillare tra il 25% e il 35%.
Come inoltrare la domanda
La domanda per l’Opzione Donna può essere presentata online sul sito dell’Inps attraverso l’area riservata al Cittadino, muniti di codice fiscale e Pin dispositivo rilasciato dall’Istituto stesso. Può anche essere presentata contattando il Call Center al numero verde gratuito da rete fissa 803.164 oppure il numero fisso 06/164.164. In alternativa ci si può recare pressi gli enti di patronato e intermediari dell’Istituto e inoltrare la richiesta con il loro supporto attraverso i servizi telematici da loro offerti.