Pensione di Garanzia: caratteristiche e requisiti

 

La Pensione di Garanzia è una vera e propria novità a cui sta lavorando il nuovo Governo. L’obiettivo del Governo è di assicurare ai giovani con carriere discontinue, una reale copertura assicurativa. Si tratta di una forma di sussidio mirata a ridurre le diseguaglianze tra generazioni e potrebbe già essere approvata con la nuova Legge di Bilancio 2020.

 

Come funziona la Pensione di Garanzia

 

La Pensione di Garanzia, detta anche Pensione minima, garantirebbe un trattamento pensionistico a coloro che hanno iniziato a lavorare e a versare i contributi a partire dal 1996 e quindi ai giovani nati negli anni Settanta. La Pensione di Garanzia verrebbe erogata con assegni di tipo sociale o con altri strumenti di sostegno al reddito per le fasce più povere; aiuti che andrebbero a sommarsi e a fare cumulo con il basso trattamento pensionistico che andrebbero a maturare tra 20/30 anni. La proposta prevede che l’assegno per la Pensione di Garanzia venga calcolato interamente con il sistema contributivo. In base a quanto è stato dichiarato al momento, l’assegno dovrebbe aggirarsi intorno ai 650 Euro al mese, con la possibilità di un aumento di 30 Euro per ogni anno di lavoro in più.

 

Cosa cambia a partire dal 2020 con la nuova manovra

 

Il Governo, dunque, ritiene essenziale investire sulle nuove generazioni, le vere risorse per il futuro del Paese, alle quali deve essere garantito la possibilità di svolgere un percorso di crescita personale, sociale, culturale e professionale. Il Governo ritiene, inoltre, necessario creare le condizioni affinché chi ha dovuto lasciare l’Italia possa tornavi e trovare un adeguato riconoscimento del merito ed incrementare le politiche del welfare rivolte ai giovani che provengono da famiglie a reddito basso.

Nel capitolo Pensioni della Legge di Bilancio 2020 rimangono confermate anche per tutto il 2020 le Pensioni Anticipate attraverso la Quota 100, l’Ape Sociale e l’Opzione Donna.