Pensioni, contratto di espansione: come funziona lo scivolo dei 5 anni
La vera novità per il biennio 2019-2020 riguarda la possibilità di andare in Pensione 5 anni prima del conseguimento dei requisiti per la Pensione di Vecchiaia. Questa novità è contenuta nel Decreto Crescita e si tratta di una misura sperimentale che ha come obiettivo il turnover all’interno delle aziende con un organico superiore ai 1000 dipendenti e che intendono avviare processi di rinnovamento tecnologico, reindustrializzazione e riorganizzazione.
Come funziona il contratto di espansione
Le grandi aziende, con almeno 1000 dipendenti, avranno la possibilità nel biennio 2019-2020 di avviare i nuovi contratti di espansione che dovranno obbligatoriamente indicare:
- Il numero dei lavoratori da assumere e i relativi profili professionali compatibili con i piani di reindustrializzazione o di riorganizzazione;
- La programmazione temporale delle nuove assunzioni;
- La durata a tempo indeterminato dei nuovi contratti di lavoro, compreso il contratto di apprendistato professionalizzante;
- La riduzione complessiva media dell’orario di lavoro e il numero dei lavoratori dipendenti interessati;
- Il numero dei lavoratori dipendenti a cui mancano ancora 5 anni per andare in Pensione e per i quali è prevista l’uscita anticipata dal lavoro.
Come funziona lo scivolo dei 5 anni
La Legge sui contratti di espansione per i lavoratori dipendenti più anziani prevede la possibilità di accedere alla Pensione se mancano non più di 5 anni per conseguire il diritto alla Pensione di Vecchiaia e se hanno almeno 20 anni di contributi versati.
Di fatto possono accedere allo scivolo dei 5 anni e anticipare la Pensione:
- I lavoratori dipendenti a cui mancano non più di 5 anni per conseguire i requisiti richiesti per la Pensione di Vecchiaia;
- I lavoratori dipendenti che hanno maturato il requisito contributivo minimo richiesto di 20 anni di contributi versati.
I lavoratori dipendenti che non sono in possesso di uno dei due requisiti richiesti per accedere allo scivolo dei 5 anni, hanno la possibilità di richiedere una riduzione dell’orario di lavoro rispettando il limite massimo del 30%.