Pensioni d’oro, stop contributo di solidarietà: ecco cosa cambia dal 2022
A decorrere dal 1° Gennaio 2022 è stato disposto lo stop al contributo di solidarietà per i Pensionati con redditi alti, ossia per i percettori delle Pensioni d’oro, al di sopra dei 100.000 Euro lordi annui. Il contributo di solidarietà, ossia questo prelievo fiscale ai Pensionati, è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2019, a partire dal 1° Gennaio 2019 fino al 31 Dicembre 2023. Il prelievo viene calcolato in misura proporzionale all’importo dell’assegno pensionistico.
Andiamo a vedere insieme cosa cambia nell’assegno pensionistico e quali sono le categorie di Pensionati interessate da questo cambiamento.
Pensioni d’oro: chi sono i soggetti interessati al cambiamento
A partire dal 1° Gennaio 2022 c’è lo stop definitivo del prelievo fiscale sulle Pensioni d’oro. Termine ultimo che si è sostituito al 1° Gennaio 2024 secondo quanto stabilito dalla Corte Costituzionale. Pertanto, tutti i trattamenti pensionistici superiori ai 100.000 Euro lordi annui non saranno più soggetti alla decurtazione disposta dalla Legge di Bilancio 2019 e verrà accreditato l’importo per intero. I Pensionati, che sono stati obbligati a versare il contributo di solidarietà e che sono ora interessati al riassorbimento della decurtazione nell’assegno pensionistico, devono necessariamente essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Pensione di importo annuo al di sopra dei 100.000 Euro lordi;
- Pensione erogata dall’Inps con almeno una quota liquidata secondo il principio retributivo.
Non è previsto il riassorbimento della decurtazione nell’assegno pensionistico, per chi è in possesso delle seguenti caratteristiche:
- Pensioni di invalidità a carico della gestione esclusiva: le Pensioni di privilegio dipendenti da causa di servizio e le Pensioni di inabilità ordinaria riconosciute a seguito di cessazione dal servizio per infermità non dipendente da causa di servizio, per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro e inabilità alle mansioni e per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa;
- Pensioni per invalidità specifica riconosciuti a carico degli iscritti ai fondi sostitutivi;
- Pensioni con assegno ordinario di invalidità e Pensioni di inabilità riconosciuti ai sensi della legge n. 222/1984;
- Pensioni indirette ai superstiti di assicurato e pensioni di reversibilità ai superstiti;
- pensioni riconosciute a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche.
Pensioni d’oro: come cambia l’importo dell’assegno
A partire dal 1° Gennaio 2022 i Pensionati che ricevono più di 100.000 Euro lordi l’anno non saranno più costretti a versare il contributo di solidarietà, e avranno un aumento equivalente alla percentuale di riduzione applicata in base all’importo dell’assegno riconosciuto:
- da 100.000,01 a 130.000,00 Euro: 15%;
- da 130.000,01 a 200.000,00 Euro: 25%;
- da 200.000,01 a 350.000,00 Euro: 30%;
- da 350.000,01 a 500.000,00 Euro: 35%;
- da 500.000,01 Euro in poi: 40%.
Queste decurtazioni verranno soppresse e si convertiranno nel corrispondente aumento dell’assegno riconosciuto.