Piano di ammortamento prestito o cessione del quinto: come funziona e cosa devi sapere
Il piano di ammortamento di un prestito o di una cessione del quinto ci aiuta a capire la convenienza o meno di una proposta o di un preventivo che ci è stato offerto. Prima di sottoscrivere un contratto di finanziamento è fondamentale controllare il piano di ammortamento che ci indica la composizione delle rate del prestito, formate da quota capitale e quota interessi, le modalità e i tempi di restituzione del prestito. La rata del finanziamento, indipendentemente che si tratti di un prestito personale o di una cessione del quinto, è sempre composta da una quota di capitale, ossia il capitale prestato dalla Banca o dall’Istituto di Credito erogante, e da una quota di interessi, ossia la quota derivante dall’ammontare degli interessi applicati al finanziamento. Andiamo a vedere insieme come si calcolare la durata di un piano di ammortamento e come capire quando è più conveniente una proposta rispetto ad un’altra basandoci sulle diverse tipologie di piano di ammortamento.
Come calcolare la durata di un piano di ammortamento
In fase di sottoscrizione del contratto di prestito, il richiedente può scegliere la durata del finanziamento in base alle sue capacità di rimborso mensili date dal reddito percepito e, per esempio, dal mutuo casa o da altri prestiti in corso. Più lungo è il piano di ammortamento e quindi la dilazione del prestito, e più sarà bassa la rata mensile da sostenere. Al contrario, se la dilazione scelta è corta, l’importo della rata mensile sarà più elevato per ottenere lo stesso importo erogato. La scelta della dilazione spetta al Cliente, il compito della Banca è quello di verificarne la fattibilità, ossia che la rata possa essere sostenuta mensilmente dal Cliente senza incorrere in difficoltà economiche, verificando il suo reddito mensile e la sua capacità di rimborso mensile rapportata ad altri prestiti in corso, in modo da tutelare il richiedente.
Come può cambiare l’importo della rata mensile
L’importo della rata mensile può cambiare il base alla tipologia del tasso di interesse, se fisso o variabile. In caso di tasso di interesse fisso, il Cliente ha la certezza di pagare lo stesso importo per tutta la durata del prestito. In caso, invece, di tasso di interesse variabile, il tasso non sarà uguale per tutta la durata del finanziamento, ma varierà in base all’andamento del mercato.
Quali sono le diverse tipologie di piano di ammortamento
Il piano di ammortamento più utilizzato nell’ambito creditizio è quello alla francese. La caratteristica principale del piano di ammortamento alla francese consiste nel calcolare le rate tutte uguali. L’importo della rata rimane sempre lo stesso nel tempo, cambia la sua composizione. La quota di interessi inizialmente è molto alta e decresce nel tempo, invece, la quota di capitale inizialmente è molto bassa e aumenta progressivamente. In questo modo la Banca o l’Istituto di Credito che ha erogato il prestito, si assicura che vengano restituiti prima gli interessi e poi la liquidità erogata.
Esistono anche altre tipologie di piano di ammortamento ma sono meno diffuse:
- Piano di ammortamento a tasso variabile: la quota di capitale e di interesse che forma la rata del prestito possono essere ridefinite ogni volta che varia il tasso. Il Cliente può anche decidere di tenere costante e fissa nel tempo la quota di capitale basata sul tasso iniziale di sottoscrizione del prestito. In questo caso varia soltanto la quota di interesse;
- Piano di ammortamento a rate crescenti o decrescenti: l’importo della rata del prestito aumenta o diminuisce nel corso degli anni in base ad un programma stabilito in fase di sottoscrizione del contratto del prestito;
- Piano di ammortamento libero: la quota degli interessi è fissa, mentre la quota di capitale può essere restituita liberamente. In questo caso il Cliente è obbligato alla restituzione mensile della quota di interessi, mentre quella di capitali può anche decidere di saltare alcune rate senza problemi. L’importante è che rispetti determinate scadenze stabilite in fase di sottoscrizione del contratto;
- Piano con rata fissa ma tasso e durata variabile: l’importo della rata del prestito rimane sempre lo stesso ma varia nella sua composizione con il variare del tasso di interesse. Di conseguenza varia anche la durata del finanziamento.