I Prestiti Inps, detti anche Ex-Inpdap, sono i Prestiti che venivano erogati dall’Inpdap. La caratteristica principale dei Prestiti Inps o Ex Inpdap sono i tassi agevolati e sono distinti in piccoli prestiti o prestiti pluriennali. I piccoli prestiti permettono di ottenere un finanziamento di importo compreso tra una e otto mensilità, mentre nei prestiti pluriennali l’ammontare del prestito dipende dal reddito mensile. Entrambi vengono erogati con la Cessione del Quinto.
A CHI SONO RIVOLTI
- DIPENDENTI PUBBLICI E STATALI: i Prestiti Inps o Ex-Inpdap sono rivolti ai lavoratori della Pubblica Amministrazione, dipendenti statali, pubblici e ministeriali. La Cessione del Quinto sullo Stipendio viene concessa ai lavoratori dipendenti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Può essere concessa anche ai dipendenti con un contratto di lavoro a tempo determinato solamente nel caso in cui il finanziamento, con durata breve, scada prima della scadenza del contratto di lavoro. E’ previsto l’obbligo alla stipula del contratto dell’assicurazione Rischio Vita e Rischio Impiego.
- PENSIONATI: i Prestiti Inps o Ex-Inpdap sono rivolti anche ai Pensionati e l’Inps, in proposito, ha definito tutte le modalità e le condizioni necessarie per contrarre questo tipo di prestito garantito. E’ previsto l’obbligo alla stipula del contratto dell’assicurazione Rischio Vita che andrà a coprire e ad estinguere il debito in caso di premorienza del titolare della prestazione, senza ricadere agli eredi. Nel caso in cui il richiedente sia titolare di due diverse Pensioni, il calcolo della quota cedibile si effettua sull’importo totale delle Pensioni percepite. Non sono finanziabili con la Cessione del Quinto le Pensioni sociali, di invalidità civile, di accompagnamento, di sostegno al reddito e quelle cointestate.
COME AVVIENE IL RIMBORSO
Per entrambe le categorie, dipendenti e pensionati, il rimborso dei Prestiti Inps o Ex-Inpdap avviene tramite una trattenuta direttamente dalla Busta Paga o dalla Pensione, a cura dell’amministrazione pubblica o l’ente pensionistico di competenza.
La rata non può essere superiore al quinto massimo cedibile del reddito netto del richiedente, e la dilazione massima è pari a 120 mesi.