Prestito Garantito Pensionati: come richiederlo

 

I Pensionati hanno la possibilità di ottenere credito a tassi agevolati attraverso la Cessione del Quinto della Pensione. Per tutelare i propri Pensionati, l’Inps ha definito tutte le modalità per ottenere questo tipo di prestito, stipulando convenzioni con Banche ed Istituti di Credito. Andiamo a vedere insieme le caratteristiche della Cessione del Quinto della Pensione e come richiederla.

 

Cessione del Quinto della Pensione: caratteristiche e requisiti

 

Prestito Garantito Pensionati: come richiederloIl Prestito Garantito Pensionati si eroga attraverso la Cessione del Quinto della Pensione, pertanto il requisito indispensabile è quello di appunto di essere Pensionati e percepire mensilmente un assegno pensionistico. L’unica garanzia richiesta è, appunto, la Pensione senza nessuna ipoteca, fideiussione, o garante come seconda firma nel contratto! La Cessione del Quinto della Pensione è un prestito non finalizzato all’acquisto di un bene o di uno servizio specifico. Pertanto, i Pensionati che hanno la necessità di avere liquidità, possono richiedere la Cessione del Quinto della Pensione senza avere l’obbligo di motivare la richiesta presentando documenti o preventivi di spese da sostenere, e una volta erogato il finanziamento possono utilizzare l’intero importo senza alcun vincolo!

La rata della Cessione del Quinto non può superare per Legge il quinto massimo cedibile del reddito netto del Pensionato (rif. Legge n. 180 del 1950), al netto anche di eventuali trattenute in essere o di un pignoramento. La dilazione massima è di 120 mesi, ossia 10 anni. Di fatto la Cessione del Quinto della Pensione rappresenta la tipologia di prestito più elastico presente nel mercato finanziario, pensato e dedicato interamente ai Pensionati, e può essere erogato fino ai 90 anni d’età.

 

Cessione del Quinto della Pensione: quali sono i documenti richiesti e come funziona l’iter lavorativo

 

Per ottenere un preventivo totalmente gratuito e senza impegno sarà necessario essere muniti dei seguenti documenti personali e di reddito:

  • Carta di Identità;
  • Codice Fiscale;
  • Ultimo Cud ricevuto;
  • Modello Obis per i Pensionati del settore privato;
  • Ultimo cedolino della Pensione per i Pensionati del settore pubblico.

 

Ottenuto il preventivo, se il Pensionato intende procedere con la lavorazione della pratica dovrà essere munito della Dichiarazione di Quota Cedibile, ossia il documento ufficiale rilasciato dall’Inps che dichiara qual è l’importo massimo cedibile, quindi la rata mensile, che il Pensionato potrà andare a sostenere in base al suo reddito. Fino a qualche anno fa il Pensionato doveva recarsi di persona a uno degli sportelli Inps per inoltrare la sua richiesta. Oggi, grazie alle convenzioni che l’Inps ha stipulato negli ultimi anni con Banche ed Istituti di Credito, la Dichiarazione di Quota Cedibile viene richiesta direttamente da loro per via telematica, facendo risparmiare tempo al Pensionato e accorciando anche i tempi di lavorazione della pratica. Una volta ottenuta la Dichiarazione di Quota Cedibile dall’Inps, il contratto del finanziamento firmato dal Pensionato dovrà essere presentato direttamente all’Inps per il rilascio dell’Atto di Benestare. L’Istituto, timbrando e firmando il documento, prende atto della richiesta del Pensionato e si impegnerà a trattenere l’importo della rata, per tutta la durata del finanziamento, dall’assegno pensionistico del Pensionato, andando a liquidargli la differenza. Una volta ottenuto l’Atto di Benestare da parte dell’Inps, la Banca o l’Istituto di Credito procede ad erogare il finanziamento e ad accreditare l’importo al Pensionato.

 

Cessione del Quinto della Pensione: l’Assicurazione Rischio Vita a tutela del Pensionato

 

Il Pensionato che richiede la Cessione del Quinto della Pensione è obbligato per Legge a contrarre una Polizza Rischio Vita. Il compito della polizza è di andare a coprire il prestito, estinguendolo interamente, in caso di premorienza del Pensionato stesso, senza ricadere sugli eredi o familiari, tutelando loro ma anche la Banca o l’Istituto di Credito che ha erogato il finanziamento. Può succedere, nei casi in cui l’età del Pensionato sia avanzata, che sia proprio la Polizza Rischio Vita a richiedere un documento aggiuntivo: l’RVM. Si tratta di un rapporto di visita medica che dovrà essere compilato in ogni sua parte dal medico di base del Pensionato. Il premio varia in base all’età del Pensionato, maggiore sarà l’età e maggiore sarà il costo della polizza. Ad esempio, un Pensionato di 67 anni avrà un costo molto inferiore rispetto ad un Pensionato di 80 anni.

 

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