QUANDO ANDRAI IN PENSIONE?

 

QUANDO ANDRAI IN PENSIONE?A questa domanda molti di voi non sapranno rispondere. Non per la scarsa conoscenza delle regole e della normativa, ma perché dal 2019 in poi le regole stesse saranno un po’ incerte. Queste regole si basano su un indicatore demografico, ossia sulla speranza di vita che ad oggi è di 65 anni. Se la speranza di vita cresce, di conseguenza cresce anche il periodo lavorativo e la pensione tarda ad arrivare! Le verifiche sull’andamento di questo parametro vengono fatte un anno prima della scadenza, perciò fino ad allora non sarà possibile avere un dato esatto e si può fare affidamento solo su previsioni. Dalle ultime note dell’Istat sembra che dal 2019 ci sia un allungamento di altri quattro mesi per poter andare in pensione rispetto ai requisiti attuali.

 

 

LA PREVISIONE DI OGGI

 

I lavoratori dipendenti del pubblico impiego potranno accedere alla pensione di vecchiaia a 66 anni e 11 mesi o addirittura 67 tondi anziché 66 anni e 7 mesi. Mentre i lavoratori del settore privato, che l’anno prossimo hanno già in programma uno scatto di un anno indipendentemente dagli andamenti demografici, raggiungerebbero lo stesso traguardo ma in modo più brusco: per la pensione anticipata gli uomini arriverebbero a 43 anni e 2/3 mesi anziché 42 anni e 8 mesi come ora. Le donne avranno lo stesso scatto ma avranno uno sconto di un anno.

 

Il legame tra l’età pensionabile e la speranza di vita è entrato nella legislazione italiana nel 2010, fissato poi in modo definitivo a fine 2011 con la riforma Fornero. Il continuo spostare l’età pensionabile è dato dall’innalzarsi della speranza di vita. Per questo motivo nel 2013 l’età pensionabile è stata portata avanti di tre mesi. Nel 2016 c’è stato un ulteriore aumento di quattro mesi. Queste previsioni basate sulla speranza di vita, nel 2011 proiettavano un’età pensionabile nel 2065 di 71 anni e tre mesi.

 

Nel 2015 però la speranza di vita si è ridotta. C’è stato un aumento inatteso di decessi. Questo andamento negativo aveva portato la Ragioneria Generale dello Stato ad ipotizzare che nel 2019 l’adeguamento fosse nullo, nessuno scatto, nessun adeguamento, nessun ulteriore mese per poter andare in pensione.

Ma a Marzo 2017 sono arrivati i dati del 2016, che hanno visto una ripresa sulla speranza di vita. In pochi giorni l’Istat ha diffuso le nuove previsioni demografiche al 2065, più caute delle precedenti, indicano comunque una tendenza a crescere negli anni.

 

Quello che succederà nel 2019, lo si potrà scoprire solamente a fine 2018, quindi con un anno in anticipo, quando si avranno i dati definitivi Istat relativi all’andamento della speranza di vita nel triennio precedente.