Reddito di Libertà: stanziati nuovi fondi per le donne vittime di violenza
Con la Circolare n. 3363 del 13 Settembre 2022 l’Inps rende noto che sono state stanziate nuove risorse per le donne vittime di violenza. Le risorse, pari a nove milioni di Euro, sono destinate a promuovere, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione dedicati alle donne vittime di violenza e che si trovano in condizioni di povertà. Questi nuovi fondi consentiranno all’Inps di liquidare, secondo ordine cronologico di presentazione, le domande che non sono state accolte finora per insufficienza di budget e far fronte alle nuove domande che arriveranno. Rimane invariata la modalità di erogazione del beneficio. Andiamo a vedere nello specifico cos’è il Reddito di Libertà, a chi è rivolto, come funziona e come inoltrare la propria domanda.
Reddito di Libertà: a chi è rivolto e come richiederlo
Il Reddito di Libertà è stato pubblicato in Gazzetta il 20 Dicembre 2021 con il Decreto Rilancio e rientra nelle misure adottate per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus. Si tratta di un bonus di 400 Euro mensili che ha l’obiettivo di favorire l’indipendenza economica e l’autonomia delle donne vittime di violenza e che vivono in condizioni di povertà.
Reddito di Libertà: cos’è e come funziona
I dati Istat relativi al 2020, l’anno del lockdown, hanno registrato un aumento del 79.5% rispetto all’anno precedente delle chiamate al numero 1522, numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking. Pertanto, tra le misure adottate dal Governo per far fronte all’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, ha inserito anche il Reddito di Libertà, per consentire a tutte le donne vittime di violenza di emanciparsi e di rendersi autonome economicamente, attraverso dei percorsi formativi messi a disposizione dal Governo stesso. Questi percorsi formativi hanno l’obiettivo di aiutare le donne vittime di violenza nel percorso scolastico e formativo dei figli minori affinché abbiano la possibilità di ricominciare a vivere in un clima più tranquillo e sereno. Con il Decreto Rilancio del 2021 il Governo aveva stanziato tre milioni di Euro di risorse, che avrebbero garantito un importo di 400 Euro al mese ad ogni donna vittima di violenza sola o con figli minori e che fosse seguita dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nell’ambito dei percorsi di fuoriuscita dalla violenza. Purtroppo, i fondi stanziati non sono risultati sufficienti per far fronte a tutte le domande ricevute. I fondi stanziati quest’anno permetteranno di recuperare le domande in arretrato e di far fronte alle nuove che arriveranno.
Reddito di Libertà: come fare domanda
Per ottenere il Reddito di Libertà bisogna inoltrare la propria domanda online, direttamente all’INPS, allegando una dichiarazione firmata dal rappresentante legale del Centro antiviolenza che ha preso in carico l’interessata e che ne attesti il percorso di emancipazione e di autonomia intrapreso. Non può essere accolta più di una domanda relativa alla stessa persona. L’eventuale accoglimento della domanda verrà comunicato all’interessata utilizzando i dati di contatto indicati nella domanda stessa, ossia il numero di cellulare e l’indirizzo email. Il beneficio, una volta approvato, verrà erogato per dodici mesi ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza.