Rivalutazione Pensioni e prestazioni assistenziali: indicazioni Inps
L’Istituto ha concluso le attività di rivalutazione delle Pensioni e delle prestazioni assistenziali per l’anno in corso. L’Inps descrive i criteri e le modalità che sono stati applicati alla rivalutazione delle Pensioni, delle prestazioni assistenziali e delle prestazioni di accompagnamento alla Pensione per il 2022. Andiamo a vedere insieme come vengono rivalutati adesso i trattamenti previdenziali.
Rivalutazione dei trattamenti previdenziali: quanto è previsto e chi sono gli esclusi
Al fine di contrastare gli effetti negativi dell’inflazione per l’anno 2022 e sostenere il potere di acquisto delle prestazioni pensionistiche, in via eccezionale l’Inps ha anticipato al 1° Novembre 2022 il conguaglio per il calcolo della perequazione delle Pensioni relative all’anno 2021. Per determinare l’importo complessivo da prendere come base per la perequazione, l’Inps ha preso in considerazione le prestazioni registrate nel Casellario Centrale delle Pensioni per le Pensioni erogate da Enti diversi dall’Inps e le prestazioni erogate dall’Inps stesso ad esclusione delle prestazioni qui di seguito riportate:
- Prestazioni a carico delle assicurazioni facoltative, delle Pensioni a carico del fondo clero, dell’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale in quanto vengono perequate singolarmente;
- Prestazioni a carattere assistenziale e delle Pensioni che usufruiscono dei benefici previsti per le vittime di atti di terrorismo in quanto vengono rivalutate singolarmente e con criteri propri;
- Prestazioni di accompagnamento a Pensione in quanto non vengono rivalutate per tutta la loro durata;
- Pensioni di vecchiaia in cumulo a formazione progressiva e per le quali non sono ancora stati utilizzati tutti i periodi assicurativi accreditati presso le diverse gestioni.
Ad inizio anno l’Inps aveva comunicato che la variazione percentuale, ai fini della perequazione automatica delle Pensioni, calcolata dall’Istat, è stata pari all’1,90%. Questo valore rappresentava l’indice di perequazione automatica da attribuire alle Pensioni per l’anno 2022. Successivamente l’Inps ha provveduto ad effettuare il conguaglio da perequazione rispetto al valore pari all’1,70 % utilizzato in sede di rinnovo per l’anno 2022. In conclusione, l’Inps ha pubblicato i valori definitivi per l’anno 2022: il trattamento minimo delle Pensioni dei lavoratori dipendenti e autonomi è di Euro 525,38 al mese o Euro 6.829,94 annui. Per quanto riguarda gli assegni vitalizi il trattamento minimo è di Euro 299,49 al mese o Euro 3.893,37 annui. Questi sono i nuovi importi che vengono presi come base per poi riconoscere eventuali prestazioni collegate al reddito.
Rivalutazione definitiva 2022: come viene attribuita
L’indice di rivalutazione automatica delle Pensioni è applicato secondo quanto segue:
- Nella misura del 100% per le fasce di importo fino a quattro volte il trattamento minimo Inps;
- Nella misura del 90% per le fasce di importo comprese tra quattro e cinque volte il trattamento minimo Inps;
- Nella misura del 75% per le fasce di importo superiori a cinque volte il trattamento minimo Inps.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti si rimanda alla Circolare Inps n. 120 del 26 Ottobre 2022.