Smart Working: priorità a lavoratrici madri e genitori con figli disabili

 

Con l’entrata in vigore dal 1° Gennaio 2019 della Legge n. 145 del 30 Dicembre 2018 è stata introdotta una disposizione che permetterà alle madri lavoratrici e ai genitori con figli disabili di avere una corsia preferenziale rispetto agli altri lavoratori per quanto riguarda lo Smart Working.

 

Cos’è lo Smart Working?

 

Smart Working: priorità a lavoratrici madri e genitori con figli disabiliLo Smart Working è stato istituito con la Legge sul “Lavoro Agile” e riguarda la possibilità di svolgere il lavoro subordinato in modo flessibile lontano dai locali aziendali. Non si tratta di un nuovo tipo di contratto di lavoro ma solo di eseguire lo stesso lavoro in modalità diversa, tramite tablet, smartphone e computer direttamente da casa. Il dipendente che usufruisce dello Smart Working avrà sicuramente un maggior benessere psico-fisico risparmiando il tempo negli spostamenti da casa al lavoro, meno strada e traffico e meno stress, e un bilanciamento tra vita privata e lavorativa che non lo escluderà comunque da uno sviluppo professionale in termini di carriera. Questo nuovo approccio al modo di lavorare all’interno di un’azienda è in continua crescita e coinvolge per lo più impiegati, quadri e dirigenti di grandi aziende, ancora indietro le piccole e medie imprese.

Con lo Smart Working si va a rivedere il rapporto di lavoro, dal numero di ore lavorate agli obiettivi da raggiungere, e gli spazi di lavoro, con la tecnologia cloud e i device portabili la scrivania diventa virtuale; in questo modo lo Smart Working mette al centro dell’organizzazione il dipendente con lo scopo di far convergere i suoi obiettivi personali e professionali con quelli dell’azienda e aumentare la professionalità. Indispensabile, prima di parlare di Smart Working, che ci sia un rapporto di fiducia tra dipendente e Datore di Lavoro.

 

Cosa cambia dal 2019?

 

Con la nuova Legge di Bilancio 2019 si stabilisce che il Datore di Lavoro deve dare priorità alle richieste di Smart Working formulate dalle lavoratrici madri e dai genitori lavoratori con figli in condizioni di disabilità.

 

Qualora il Datore di Lavoro stipuli un accordo per l’esecuzione del lavoro in modalità agile, le lavoratrici madri devono essere scelte per prime. La priorità si conserva fino ai tre anni successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità.

 

Oltre alle lavoratrici madri, anche i lavoratori con figli in condizione di disabilità hanno la priorità di essere scelti per la prestazione di lavoro in modalità agile. Come si legge nell’Art. 3 della Legge n. 104/1992, la persona handicappata è colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione. Dunque, la situazione assume connotazione di gravità qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autostima personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione: le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.