Visite fiscali 2018: tutte le novità Inps

 

Con il Decreto Ministeriale Madia 2016/17, a partire dal 13 Gennaio 2018 è entrato in vigore il nuovo regolamento per le visite fiscali che riguardano tutti i dipendenti privati, pubblici e statali.

 

Cosa cambia per il Datore di Lavoro

 

Visite fiscali 2018: tutte le novità InpsIl Datore di Lavoro fino all’anno scorso poteva richiedere la visita fiscale per i propri dipendenti solamente un paio di giorni dopo la dichiarazione di malattia da parte del lavoratore, ma a partire dal 13 Gennaio 2018, la può richiedere fin dal primo giorno di malattia. Il Datore di Lavoro può fare tutto in autonomia attraverso i servizi online dell’Inps che hanno velocizzato e semplificato la procedura e al termine della richiesta online, il sistema rilascia un numero di protocollo attraverso il quale il Datore di Lavoro può conoscere in qualsiasi momento in tempo reale a che punto è la situazione, da quando viene fatta la visita fiscale fino all’esito finale dell’accertamento. Con questa procedura veloce è molto probabile che il lavoratore ottenga un certificato medico che documenti la malattia già dal primo giorno di assenza dal lavoro.

 

 

Cosa cambia per i dipendenti

 

È stato introdotto un nuovo Polo Unico Inps per le visite fiscali a cui faranno capo tutti i dipendenti, statali, pubblici e privati. Le novità riguardanti i dipendenti sono le seguenti:

 

  • La modifica degli orari delle visite fiscali: attualmente 7 per i dipendenti del pubblico impiego, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, e 4 per i dipendenti del settore privato, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00. La nuova riforma prevedeva di portare tutti i dipendenti a 7 ore ma al momento questa novità è saltata;
  • La riduzione delle ore di reperibilità della visita fiscale per incrementare i controlli: la nuova riforma voleva combattere “la malattia dei furbetti” al fine di limitare le assenze nel fine settimana o in prossimità delle festività, e prevedeva che l’Inps e l’Amministrazione potessero eseguire più visite fiscali nel corso dello stesso periodo di assenza indicato sul certificato medico ma anche questa novità è saltata;
  • L’introduzione di nuove regole durante gli orari di visite fiscali, esami, visite specialistiche o altri accertamenti medici;
  • L’aumento della busta paga ai medici fiscali del Polo Unico Inps che faranno più visite e controlli e soprattutto a chi beccherà “i furbetti della malattia”;
  • L’introduzione di visite fiscali ripetute: chi ha già ricevuto un controllo fiscale, può ricevere anche altri controlli fiscali per lo stesso periodo di malattia.

 

Gli orari di visite fiscali sono delle fasce di reperibilità obbligatoria che i dipendenti devono rispettare al fine di consentire il controllo da parte dell’Asl e dell’Amministrazione Pubblica. Il lavoratore che esce di casa non rispettando gli obblighi di reperibilità, può incorrere in sanzioni e in provvedimenti disciplinari se non giustifica attraverso delle prove certe documentabili il motivo per cui si assenta. Gli orari di visite fiscali vanno rispettati fin dal primo giorno di malattia e comprendono giorni lavorativi e festivi, sabato, domenica, Natale, Capodanno, Pasqua e tutte le feste patronali.

L’assenza è giustificata solamente se riconducibile ad una delle seguenti cause di esclusione:

 

  • Patologia grave che richiede una terapia salvavita;
  • Infortunio sul lavoro Inail;
  • Malattia professionale Inail per la quale è stata riconosciuta la Causa di Servizio;
  • Stato patologico sotteso o connesso alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%.
  • Malattia Bimbo: il lavoratore che si assenta dal lavoro per malattia del figlio non ha l’obbligo di rispettare gli orari delle visite fiscali in quanto per legge è previsto che entrambi i genitori, alternativamente, abbiano il diritto di astenersi dal lavoro per la malattia del figlio di età non superiore ai 3 anni.

 

Come si svolge la visita fiscale

 

Quando il Datore di Lavoro o l’Amministrazione Pubblica richiede la visita fiscale per il proprio dipendente assente dal lavoro per malattia, un medico incaricato dall’Asl si reca presso il domicilio del dipendente. In fase di visita fiscale, il medico incaricato dall’Asl controlla il certificato medico, dove è indicato lo stato di salute e la prognosi che il medico curante del lavoratore ha rilasciato, ed effettua un ulteriore visita al lavoratore. In seguito potrà confermare la prognosi, prolungarla di altre 48 ore, modificarla in caso di miglioramento e di mancata sussistenza di sintomi tali da impedire la ripresa del lavoro invitando il dipendente a tornare al lavoro, o richiedere una visita specialistica alla quale il lavoratore deve obbligatoriamente sottoporsi.